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Giulia Turcati e Eugenio Prati, un connubio artistico nella Sopramonte dell'800 e primi del ‘900

Il volume, edito dall'Associazione culturale Giulia Turcati di Sopramonte, è stato presentato in occasione della Festa della donna, domenica 8 marzo alle 17.00 presso il teatro di Sopramonte. Molta la gente che ha assistito all'evento. Alla presentazione sono intervenuti oltre all'autore Alberto Pattini,Daniela Pegoraro (presidente dell'Associazione culturale Giulia Turcati), Marina Eccher (autrice di una tesi di laurea su Giulia Turcati), Antonio Carlini (direttore artistico della Società Filarmonica di Trento) e Gabriella Belli (direttrice del MART).

Il libro di Alberto Pattini ricostruisce la moderna figura della nobildonna

Una personalità moderna, colta, dalla grande apertura mentale. Tutto questo fu la baronessa Giulia Turco Turcati, nobildonna trentina che visse nella seconda metà dell'Ottocento.

Alla sua figura e al suo forte legame artistico e umano con il pittore Eugenio Prati è dedicato il libro “Giulia Turco Turcati e Eugenio Prati” scritto da Alberto Pattini e patrocinato dal Comune di Trento e dalla Regione Trentino Alto Adige.

 

Il libro dà un ulteriore contributo alla conoscenza di una personalità femminile straordinariamente moderna e poliedrica, come Giulia Turcati, che fu in grado di ritagliarsi un ruolo da protagonista nel panorama trentino dell'epoca.

Attraverso la ricostruzione di una ricca documentazione bibliografica e di testimonianze epistolari inedite, il volume dà un interessante spaccato della vita della comunità di Sopramonte alla fine dell'Ottocento e nei primi anni del ‘900. Leggendo si viene condotti alla scoperta di una Sopramonte che non ci si aspetta: il piccolo paese fu in quegli anni, grazie alla passione per l'arte e la cultura di Giulia Turcati, sede di un salotto letterario, punto di riferimento per la letteratura, la pittura e la musica. In quel salotto si discuteva anche di politica, ci si confrontava su idee liberali e si alimentava il sentimento di italianità.

Giulia Turcati fu critica d'arte, scrittrice di novelle e poesie (oltre quaranta i volumi scritti sotto lo pseudonimo di Jacopo Turcati), compositrice musicale, ma anche biologa e micologa. Una personalità estremamente interessante e singolare che trasformò Sopramonte in un punto di riferimento del panorama artistico locale e nazionale.

 

 

 

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